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© Serena Nicoletti

BRAMATO

 

 

Commissione per Collettivo MoDem / Compagnia Zappalà Danza

 

Prima: 05 marzo 2017 - Scenario Pubblico - Catania / Italia

 

Ballerini: Camilla Montesi, Francesca Conti, Ludovica Messina, Martina Auddino

Design luci e suoni: Samir Calixto

Musica: V. Bellini / CW Gluck

 

 

' Si finisce coll'amare la propria brama, invece l'oggetto bramato' .

('In definitiva, è il desiderio, non il desiderato, che amiamo.')

Friedrich Nietzsche - Oltre il bene e il male

 

 

Il coreografo Samir Calixto ha sviluppato un lavoro che si concentra sulla rivelazione degli aspetti senza tempo

della danza attraverso lo scontro tra riferimenti culturali iconici e le caratteristiche più primordiali del nostro

esistenza. La musica classica, la letteratura, la spiritualità e la filosofia sono elementi che spesso hanno a

forte presenza nelle sue opere. Per questa commissione speciale a Catania, Calixto continua la sua

ricerca in un universo in cui la danza riflette lo stato di impermanenza intrinseco al nostro essere umano

condizione. Confrontandosi con una forte cornice musicale e coreografica, i danzatori saranno guidati

coinvolgere tutto il loro essere sul palco approfondendo una coreografia che propone un

incrocio intransigente tra musicalità e fisicità intensa. In questo processo, l'umanità è

rivelato sul palco esponendo le nostre vulnerabilità, fragilità e bellezza.

 

 

 

'Vulnerabilità, fragilità e bellezza, sono gli elementi che caratterizzano Bramato, la creazione del brasiliano, ma attivo dal 2004 nei Paesi Bassi, Samir Calixto, per rappresentarci l'impermanenza intrinseca all'umana condizione. Le quattro danzatrici immerse in un'atmosfera da creazione del mondo, sono creature primordiali, inizialmente sole, bagnate da una crescente luce calda di fari accecanti, colte dapprima di schiena, con movimenti lenti, con piegamenti all'indietro e le dita delle mani che indicano un punto in alto. Corpi che cercano una loro vita. Poi, all'unisono, formano un insieme pulsante tra scatti ansimanti e un crescendo di velocità e di energia il cui ritmo cessa improvvisamente spaccando il gruppo e lasciando posto al solo respiro affannato quale corrente che detta il tempo del loro vivere. Siamo dentro un paesaggio di suoni siderali, di voci e fruscii, di voci angelicali, di melodie barocche, mescolate con sensibilità musicale da Calixto, la cui coreografia rivela ai nostri occhi un vocabolario ancora debole, con sequenze che sanno di dejà vu

Sipario.it

 

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